Vite de' pittori e scultori Ferraresi. s. Eligio Vescovo di Noyon in Francia, e tolta pro loro Chiesa, Taube alzare alla pubblicavenerazione 1 Immagine di quel Santo, quella Dis. Giuliano Martire, già fondata Dalla nobile Fami-glia Avogari fin dallanno 1406; cercossi Dai capidi Queißer arte Il Modo di erigere un Altare ad onoredel detto Santo. Eine Viveva quel Tempo, cioè versola Fine del Secolo XVI, in Ferrara un-Gio. PaoloGrazzini figlio di Pier Francesco onoratissimo Citta - Dino, der Nato ca. gli Anni della Redenzione 1560 ilquale Fino dagli Anni suoi più mostrato aveainclinazione teneri alla Pitt

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Vite de' pittori e scultori ferraresi . s. Eligio vescovo di Noyon in Francia, e tolta per loro chiesa, dove alzare alla pubblicavenerazione 1 immagine di quel santo, quella dis. Giuliano martire , già fondata dalla nobile fami-glia Avogari fin dallanno 1406; cercossi dai capidi queir arte il modo di erigere un altare ad onoredel detto santo. Viveva a quel tempo, cioè versola fine del secolo XVI, in Ferrara un Gio. PaoloGrazzini figlio di Pier Francesco onoratissimo citta-dino, nato circa gli anni della Redenzione 1560, ilquale fino dagli anni suoi più teneri mostrato aveainclinazione alla pittura, ma non avea fermato ilsuo piacere sotto verun maestro particolare. Quantipittori viveano in Ferrara, tutti furono suoi precet-tori^ e da ciascuno qualche documento ricavato a-veva : e perciò da suoi dipinti non si può faresicuro giudizio, se più P una che 1 altra manieratenesse, perchè non fu questo il suo principale eser-cizio al quale s applicasse. Era egli di professioneorefice, e per fare il quadro rappresentante san- i. GIOVARMI PAOLO (&BAMNI — 49 — t Eligio limosiniere e dispensatore de suoi beni edelle facoltà sue ai poveri, non dovette cercarefuori dell arte sua chi lo dipingesse: ma egli da sestesso si esibì, e gli uomini dell arte, i quali ave-vano veduto di sua opera altre cose e specialmenteil proprio ritratto, e 1 orazione di Cristo nell orto, che si conservano presso gli eredi Leccioli prove-nienti dai Grazzini, di buona voglia acconsentironoche di sua mano fosse il quadro titolare di s. Eligio.A questo s accinse Gio. Paolo, ma la riputazionequantunque grand animo gli presentasse, non glidiede però tutta quella velocità eh esso seco per-suadevasi. Otto furono gli anni impiegati in questolavoro, , perchè mai contentavasi del già fatto sen-za rifarlo. Pure alla fine si terminò, e con univer-sale compiacimento fu alzata la pala al luogo de-stinato, dove concorsero non solamente tutti quellidell arte sua, ma tutti della città, e specialmentei dil

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