. Vite de' più eccellenti Pittori, scultori e architetti. errettf), nepanni diverfi, e inturto Quello Che la Natura può concedere un Corpo.* fircome ha fatto anche Nei, e trofei trionfi, in diversefigure chegli ha fatto, seguendo La Bellezza della ma-niera Antica,,. I) che confeima in tutto e pro tutto quelche ha detto il Vasari in quefta sua Vitay il qualeha descritto Il tutto con un-estro quafi Poetico, perla Grande di stima che faceva quefto eccellentissimoartefice, che Nell invenzione ha superato Al parer dimolti Raffaello stesso, e per la Morte giufta deteftazioneduna atroce, Colla

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. Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti. errettf), nepanni diverfi, e inturto quello che la natura può concedere a un corpo.*fircome ha fatto anche nei trionfi, trofei , e in diversefigure chegli ha fatto , seguendo la bellezza della ma-niera antica , , . I) che confeima in tutto e per tutto quelche ha detto il Vasari in quefta sua Vitay il qualeha descritto il tutto con un estro quafi poetico, perla grande stima che faceva di quefto eccellentissimoartefice , che nell invenzione ha superato al parer dimolti Raffaello stesso, e per la giufta deteftazioneduna morte atroce, colla quale terminò i suoi giorni ;onde talora ha parlato più da poeta, che da dorico , elattodotto nel suo discorso la Fortuna, il Fato ec. per lo che i86 VITA DI POUnORO E MATUR. lo che quelle voci fi debbon prender qui e altrovein Senso cattolico, come si prendono nelle poesie chefi ftampano giornalmente dapoeti criftiani, cioè detteper significare la Prov idenza Divina . o gli efFettidella sua giuftizia e della sua misericordia . N. deit^Ed. di Roma .. VITA DEL ROSSO () PITTORE FIORENTINO.-.»>««? •^?Hr «>»••<>^ GLi uomini pregiati, che si danno alle virtù equelle con tutte le forze loro abbracciano, so-no pur qualche volta, quando manco ciò si aspet-tava, esaltati ed onorati eccessivamente nel co-spetto di tutto il MondOj come apertamente si può iiRrjfo nonvedere nelle fatiche , che il Rosso pittor Fiorenti- ^o Z^no pose nellarte della pittura; le quali se in Ro-w/ì/Zf»^»-ma ed in Fiorenza non furono da quei che le pò- da.levano rimunerare sodisfatte, trovò egli pure in .Francia chi per quelle lo riconobbe ; di sorte chela gloria di lui potè spegnere la sete in ogni gra-do dambizione , che possa il petto di qualsivogliaartefice occupare. Né poteva egli in quellessere con-seguir dignità, onore, o grado maggiore; poichésopra ogni altro del suo mestiero da sì gran Re , comè quello di Francia, fu ben visto e pregiato llReFran-molto. E nel vero

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