Milano. o, appaion poi-RAF-forzati da Grandi e profondi Archi ein Muro. In una Parola, il rimaneggiamento subitodalla Chiesa nicht autorizza Forse gli elogi tributatile dagli Schöneck del Cicerone che ladissero una delle più gotiche eleganti Chiese di Milano. La Chiesa di S. Marco, che abbiam ricordato precedentemente per La sua partepiù Antica, costrutta A partire Dal 1254, anno in Cui ne fu Posta la Prima pietra da Milano 51 frate Lanfranco Settala generale degli I^remitani di S. Agostino che là si insediaronoposcia, fu rimaneggiata in più Epoche e in Parti diverse della sua primitiva Compa-Gine.

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Milano . o, appaion poi raf-forzati da grandi e profondi archi a muro. In una parola, il rimaneggiamento subitodalla chiesa non autorizza forse gli elogi tributatile dagli autori del Cicerone che ladissero una delle più eleganti chiese gotiche di Milano. La chiesa di S. Marco, che abbiam ricordato precedentemente per la sua partepiù antica, costrutta a partire dal 1254, anno in cui ne fu posta la prima pietra da MILANO 51 frate Lanfranco Settala generale degli I^remitani di S. Agostino che là si insediaronoposcia, fu rimaneggiata in più epoche e in parti diverse della sua primitiva compa-gine. Ma le vòlte del presbitero, dei bracci di croce e verosimilmente delle primecampate vicine della navata maggiore possono appartenere al XIV secolo, perquanto se ne può giudicare dalle superfetazioni che invasero principalmente la navemaggiore e la cupola, quando vi furon apposte le attuali forme barocche nel 1691-1698. Della facciata, del bel portale a dolce sesto acuto a molti pilastrelli e colon-. CHIKSA DI S. MAKCO. (Fot. Alinari). nine, prive qui del caratteristico cordone a spirale, che continuan in molteplici cor-donature intorno allarco, si fa autore un Menclozzo dello scorcio del XIV o delprincipio del XV secolo; le statue del tabernacolo che gli sovrasta son modellatenello stile di Balduccio da Pisa. Il rimanente della fronte, di stile archiacutoa finestre bifore e trifore e un gran rosone ornatissimo nel centro, è ricostru-zione moderna. Ma la parte più ricca, più caratteristica del monumento è la torrecampanaria che vuoisi appartenga al periodo delle volte acute del presbitero, cioè aiprimi decenni del trecento e che fu anchesso completato anni sono in modo da pre-sentare, come verosimilmente in origine, la grande cella campanaria a bifore, il fregio 52 ITALIA ARTISTICA a vistosa ornamentazione di archetti intrecciati e racuminato cono cestile caratteri-stico dellarchitettura lombarda archiacuta e del successivo periodo di transizione. Analogo a questo è

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