Le chroniche Sercambi, di Giovanni Lucchese. Grande rocta, sì Delle Genti prese e Morte et de Dena - 15 Ri perduti, se non che il conte Currado, Avendo sentimento diciò, e Lui essendo Al servigio del dugha di Milano e Presso allebastìe del serraglio di Mantova, cavalcò con più di. mv.^ chavallie riscosse tucti ich pregioni et Silberlinge che il dugha mandava perpagare i suoi Soldati. e. 177A CCCCLIV. Le genti del dugha dienno una rocta alle GENTI DI MaNTOVA kommen. E facendo quine Bella bactagla, e molti Dell una Parte e del-l Altra funno Morti e feriti, et vigorosamente ciaschidunosua mostrava Virtù.

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Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . grande rocta, sì delle genti prese e morte et de dena- 15 ri perduti, se non che il conte Currado, avendo sentimento diciò, e lui essendo al servigio del dugha di Milano e presso allebastìe del serraglio di Mantova, cavalcò con più di .mv.^ chavallie riscosse tucti i pregioni et denari che il dugha mandava perpagare i suoi soldati. e. 177 A CCCCLIV. Come le genti del dugha dienno una rocta ALLE GENTI DI MaNTOVA. E facendo quine bella bactagla, e molti dell una parte e del-l altra funno morti e feriti, et vigorosamente ciaschidunosua virtù mostrava.Alla fine la gente del5 dugha fu vincitore, eoltra li riscossi, presedella gente del signo-re di Mantova piùdi .vi.c cavalh; per laIO qual presura il signo-re di Mantova fu mol-to più strecto dentro del serragho, e già avea perduto più di seichastella fuori del seraglio. E così sta il mantovano rinchiuso.E per tucto questo non mancha però che maggior guerra non153 ordiniy uno colli amici suoi e 1 altro con suoi, intanto che il 26. 402 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE e.177B dicto dngha dì Milano, per potere la dieta terra et seraglio diMantova stringere, ordinò che tucti sbanditi di suoi terre e iuris-dictione s intendessero e fussero ribanditi, se tali servissero al-quanto tempo allo stringere e allo exerc-ito contra Mantova. Estimasi che li sbanditi che il dicto dugha rimisse funno più di .vi.^ 20e tucti funno messi allo stringere di Mantova. E così come ni-micha del dugha sta strecta. Or chome le cose seguiranno, a suotempo Sì scriverà tucto. CCCCLV. Come i Fiorentini soldònno molti caporall

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