. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . JL Signor CE fare Borgia altrimenti detto il BucaValentino y ^volendo dimojlrare al Mondo che eglt^haueua granmanimo e defiderio di fare o qualcheatto notabile y o freflo captar maley imitando i glo-riofi & animofi fatti di Giulio Cefare,foleua fortarez, Eparraye;atp Borgia enfiar eram.fiaEfis é* nomine enfiar,K^ut mhil,aut C^ftr dixiUvtrunque fimt, MADAMil

. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . JL Signor CE fare Borgia altrimenti detto il BucaValentino y ^volendo dimojlrare al Mondo che eglt^haueua granmanimo e defiderio di fare o qualcheatto notabile y o freflo captar maley imitando i glo-riofi & animofi fatti di Giulio Cefare,foleua fortarez, Eparraye;atp Borgia enfiar eram.fiaEfis é* nomine enfiar,K^ut mhil,aut C^ftr dixiUvtrunque fimt, MADAMil Stockfoto

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RM2CT1G4D–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . ,

RM2CPC7T2–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . s 3è ti idi a» - éé ^. IN ITONE, Appreflb Guglielmo Rouillio. * € 7 4.dialogodellimpr00giov

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RM2CPBE6W–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Di quella medefìma natura, Fu Tito figliuolo diVefpafiano, laquale volendo and/egli manidiare,in luogo del Granchio e della Farfalla tolfe perimfrefa vrìAnchora con *vn Delfino intorno, facendo<vnd figura moderata della velocita di que*Jto, e della graue&za di quello aldanti. TITO* S. GAB. STMEONL tjs TITO.. PEL I76 LE IMPRESE DELPEL RE DELFINO*

RM2CPC3N2–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Nome, e quando paffauaper le fradeysvdiuano alzare voci da fanciulli e bottegai >chefcopet-tauaquellavefle e le Cittaìriftofe,per nettarle dognibruttura. Voledo che sintedejfe il Moro ejfere arbitrodellItalia^ affettarla come gli pareua. Replico al-rhora lacuto Fiorentino : ^Auuertite Signore, checkBoferuo maneggiando laffopetta, viene a tirarfitutta lapoluere addoffoiilchefu vero prognostico. ETE da notare, che molti credono > che Lodouico fuffechiamato ^Moro,pereti egli fuffe bruno di carne e divoltoyin che€ingannano:perctieglifupiù to-fio

RM2CT1EFP–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Di quella, medefima natura fa Tito figliuòlo di Vejpafiano, laquale volendo aneti* e gli maniare, in luogo del Granchio e della Farfalla tolfe per wt frefa vrìAnchora con vn Delfino intorno, facendo vna figura moderata della velocita di que- Jlo, e della grauez&a di quel?altra, Nel modo che noi veggia- Mo dinanzi à i libri dAldo* TITO, S. CAB. STMEONLTITO* m. PEL *7* ZF IMPRESE DELV E H RE DELFINO,

RM2CPC4Y0–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . efiifi truoua pienapigliando laca,e laltra votapergittarlafuora,nafceuadaqueivafivn Motto inquèfia guifa: Los llenos de dolor,y los vaziosde spepan2A.Laqualefufiimataimprefa dirottile ìnuetione,e quafivnicavifia,perche laca e la ruota dauanogranprefenzadifceltoJùggettoachilamirdua>& inferma chel(ho dolore erafinzajpe ranza di rimedio. fu ajfai bella quella del Signore Antonio da Leua,corondia quale fédano de la Capitano deljùo de la fédano CarloQuinto

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RM2CPBXFM–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . rgato, vsoperimprefa come Co fa, che moltequadratici afuopropofito, vn Crociuolo al fuoco pienodi verghe dyoroynelqualvafofifa certa proua della fine zzafua, con vnbel Motto di fìpra,tratto dallaScritturenvisafine; cioè ,sessionem meam.Perche quei caluniatori bau e do detto», eh*el Marchefein quella giornata haueua voluto federe /òpra due felle ; cioè feruire. i Signori Vinitiani col fiero combat-tere^ US. Lodouico Sforza fuo Cognato, col Tempo-reggiar dopo la giornataJLafcia

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RM2CPC35E–. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Spagnuo-leyfu rimeflb in Fiorenza, ejjendo fiato dhiotf an-ni in efilm limprefa Fu vn Giogo come portano ibuoi, & il Motto diceua, s V a V e, Per fignificare dinon ejfer ritornato a voler ejfer Tiranno della Patriacolvendicarfi dellingiurie fattegli dàfuoi contrari efattioficittadini,pronuntiando loroctielfuo prenci-patofarebbe fiato clemete efoaueicol Motto della Sacradotura,conform,audiqueefolus allanattìr uà